La Biblioteca comunale di Luogosanto

La gestione del servizio bibliotecario del Comune di Luogosanto è stato il primo appalto pubblico che Sèmiti di paràuli si è aggiudicata. Correva lʼanno 2011 e lʼamministrazione del comune gallurese si prefisse lʼobiettivo di professionalizzare il servizio e rendere la biblioteca il cuore culturale della comunità. Cogliemmo la sfida e oggi, dopo quasi otto anni di gestione, siamo in grado di tirare qualche somma.

Purtroppo, fino a quellʼanno, la biblioteca comunale di Luogosanto non fu tenuta in grande considerazione dalle amministrazioni che si erano avvicendate alla guida del comune. Sebbene istituita nel marzo del 1976, per circa trentʼanni fu aperta a singhiozzo, grazie allʼimpegno di qualche volenteroso amministratore, funzionario o associazione, senza però riuscire a garantire una continuità e quindi una crescita costante e strutturata del servizio. Qualcosa iniziò a cambiare intorno al 2008, quando i libri furono spostati dal municipio allʼattuale locale nel complesso delle scuole medie e dellʼauditorium. Il Comune aderí al Sistema Bibliotecario Anglona Gallura, che procedette subito alla catalogazione dellʼesiguo patrimonio librario e dotò la biblioteca di due postazioni multimediali. La gestione del servizio fu affidata alla Cooperativa Athena di Tempio Pausania, che assunse come bibliotecario un giovane laureato di Luogosanto, Vittorio Angius, a cui va il merito di aver fatto muovere i primi passi alla moderna biblioteca comunale di Luogosanto.

Dopo un anno dʼinterruzione, il servizio ripartí nel maggio del 2010 con un secondo affidamento ad Athena, che mi contrattò per gestire il front office. Un anno piú tardi, un anno di grande lavoro, formazione e gavetta, ero pronto per prendere il servizio direttamente in gestione e farlo diventare la mia prima piccola grande missione.

La sfida iniziale era quella di raggiungere i requisiti minimi per ottenere i contributi regionali annuali per il funzionamento del servizio. Era necessario possedere un catalogo di 3000 volumi… e noi ne avevamo soltanto 1641! È stato cosí che, con la collaborazione degli amministratori, ho dato avvio a una forsennata campagna di acquisti da parte del comune e di donazioni da parte dei cittadini e della Fondazione del Banco di Sardegna, che si accompagnava a un massiccia opera di inventario dei libri non ancora catalogati. Il traguardo dei 3000 è stato raggiunto già nei primi mesi del 2012 e oggi, 15 gennaio 2019, siamo già a quota 4809 documenti registrati nel catalogo comunale, a cui si aggiungono un migliaio di documenti non catalogati (in buona parte fumetti, manuali, opuscoli, articoli, cd…) e circa 200 libri del catalogo del Sistema bibliotecario.

Ma i libri servono a poco se restano immobili a ingiallire sugli scaffali. Perciò lʼaltra missione prioritaria è stata quella di scovare e tesserare i lettori e i frequentatori della biblioteca. Ancora ricordo con divertito sconcerto il mese di giugno 2010, il mio primo mese di lavoro, quando venne a trovarmi qualche pietoso amico e riuscii a registrare nientepopodimeno che due miseri prestiti! Ma dopo appena un anno di sensibilizzazione e fidelizzazione degli utenti, i luogosantesi (ma anche decine di villeggianti e abitanti dei comuni limitrofi) adottarono la biblioteca comunale. Ora gli utenti iscritti al prestito sono 341, metà dei quali minorenni, ai quali si aggiungono circa 20 utenti saltuari ogni mese. In media registriamo sulle 1050 presenze allʼanno e circa 750 prestiti. Non male, se si considera che finora la biblioteca ha aperto al pubblico per sole 600 ore allʼanno (12 ore settimanali).

Per raggiungere questi risultati, che hanno portato la biblioteca di Luogosanto agli standard delle biblioteche pubbliche dei paesi sardi, Sèmiti di paràuli non si è limitata alle attività ordinarie di prestito, sala studio e mediateca, ma ha fornito i servizi piú disparati di consulenza allʼamministrazione e agli utenti, da quella burocratica a quella informatica; ha fatto da ufficio per il plurilinguismo, dedicandosi in particolare allʼinsegnamento della lingua inglese e alla valorizzazione della lingua gallurese; ha fornito supporto per la ricerca di lavoro, e ha messo in campo una serie di attività collaterali come presentazioni di libri, escursioni letterarie, letture animate con i bambini e i ragazzi delle scuole, organizzazione di convegni e spettacoli, corsi di formazione, aperture estive notturne… coinvolgendo scrittori, artisti, professionisti, docenti, amministratori, associazioni e infine semplici ma impagabili lettori, lettrici, amici e amiche della biblioteca, senza i quali la Biblioteca Comunale di Luogosanto non sarebbe quello che è: un piccolo, semplice, informale ma tenace, dinamico e, speriamo, simpatico punto di ritrovo per chi ama la lettura, la conoscenza, lʼarte, la libertà, il progresso individuale e collettivo.

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